Cultura

Arper contribuisce al restauro del Museo Bailo

06 September 2022
Arper contribuisce al restauro del Museo Bailo

Arper conferma il proprio impegno per la cultura e per il territorio con un contributo concreto destinato al completamento del progetto di restauro del Museo Civico Luigi Bailo di Treviso.

Il progetto - realizzato da Studiomas architetti con la collaborazione di Venice Plan Ingegneria e Studio Cassutti per gli impianti - ha consentito di recuperare una parte sostanziale del complesso architettonico e di raddoppiare la superficie espositiva del Museo, restituendo appieno alla città di Treviso un gioiello d’arte rimasto inutilizzato per molti decenni.

L’intervento di restauro – iniziato nel 2018 e conclusosi con la recente inaugurazione della mostra dedicata ad Antonio Canova- ha interessato in particolar modo l'area del chiostro nord del convento cinquecentesco, dove sono anche stati scoperti e restaurati gli originali apparati decorativi.

“Avevamo alcune fotografie storiche degli interni e sapevamo che erano stati decorati 'in stile' sotto la guida dell'abate Bailo, fondatore nel 1888 dei musei civici della città, integrando talvolta elementi antichi salvati dalle demolizioni di fine Ottocento. Purtroppo nei saggi stratigrafici e nei precedenti interventi non era stato rinvenuto nulla. È stata quindi una grande sorpresa scoprire, sotto agli intonaci, un lungo fregio composto di parti staccate dalla decorazione di una villa suburbana del XVII secolo, che abbiamo subito restaurato riportandolo alla luce”, spiega l’architetto Marco Rapposelli di Studiomas Architetti.

In linea con i più elevati requisiti ambientali richiesti agli spazi museali, è stato realizzato il consolidamento delle strutture dell’edificio, migliorato il comportamento sismico, ed è stata completata la riqualificazione energetica dell'intero complesso monumentale, con la realizzazione di nuovi impianti di climatizzazione alimentati da fonti geotermiche.
Le opere di finitura dell’edificio, realizzate con materiali naturali o riciclati, sono frutto dell’incontro tra la capacità artigianale che offre il territorio e le più efficienti tecnologie produttive.

Secondo l’architetto Marco Rapposelli: “La grande sfida dei progetti di restauro museale è di trovare un punto d’incontro tra diverse istanze: la conservazione delle qualità spaziali e materiali dell'edificio storico, le necessità microclimatiche delle opere esposte e la sicurezza richiesta a un edificio pubblico. Credo che al Museo Bailo siamo riusciti a trovare un equilibrio capace di esprimere una certa eleganza.”

Il Museo Bailo fa parte del Circuito dei Musei Civici di Treviso che includono anche il complesso di Santa Caterina Fondato nel 1879 da Luigi Bailo, abate e figura di spicco nell’ambiente culturale trevigiano, il Museo oggi vanta un’ampia collezione che è composta da più di 340 capolavori tra i quali spiccano i nomi di Arturo Martini, Luigi Serena, Beppe e Guglielmo Ciardi e Gino Rossi.