Con Catifa Carta abbiamo immaginato una nuova possibilità: progettare la prima seduta carbon-negative. Mettere alla prova la validità di un’innovazione implica però superare i limiti imposti dai modelli di misurazione esistenti.
Per farlo, abbiamo coinvolto un gruppo indipendente di esperti in un processo di open consultation, e chiesto a 70 tra professionisti, esperti, formatori, di darci la loro opinione sul nostro percorso di analisi. Abbiamo chiesto di valutare uno scenario inedito: una seduta in grado di diventare “carbon negative”, grazie all’utilizzo di materiali bio-based e a un modello di fine vita che prevede la trasformazione della scocca in biochar, attraverso il processo di pirolisi.
Lo studio è stato costruito su due livelli: da un lato, la verifica del metodo di calcolo da parte di un ente terzo; dall’altro, la valutazione dei presupposti concettuali da parte di un panel di esperti. Abbiamo chiesto loro di esprimersi su scelte metodologiche complesse, come il sequestro del carbonio biogenico, l’allocazione dei benefici ambientali del biochar e la definizione dei confini del sistema.
Abbiamo raccolto riscontri positivi sulla solidità dell’approccio, e spunti preziosi per i prossimi sviluppi. Più che una validazione, si è trattato di un esercizio di responsabilità: un’occasione per rendere visibile il nostro metodo, aprire un dialogo con la comunità scientifica e con professionisti di spessore, testando insieme la coerenza tra visione, azione e impatto.
Con Catifa Carta esploriamo nuove possibilità, con apertura e trasparenza.
ARPER DESIGN STORIES
Catifa Carta: How to measure the impact of an innovation that goes beyond existing models? Our Sustainability Manager Michela Possagno speaks with Sara Gransinigh, researcher at the University of Piemonte Orientale and sustainability consultant at Innovation and Sustainability, and Senior Consultant Nicola Fabbri about — our iconic chair reimagined in with a carbon-negative shell — and how to measure an innovation that goes beyond today’s standards.