Design Stories

Forza e leggerezza

12 May 2022
Forza e leggerezza

Onemm propone una nuova interpretazione del tavolo. In che modo?

 

 

La maggior parte dei tavoli è costituita da un telaio e da un pesante piano appoggiato sopra. Onemm invece gioca con l’idea della leggerezza: si compone di un foglio di lamiera d’acciaio piegato che forma il top e il fondo del piano, e di quattro gambe molto leggere ed eleganti. Cinque elementi, semplicemente avvitati insieme. Il piano in lamiera piegata appare come una linea sottile, un tratto di matita, netto e molto fino: l’intero top è spesso solo 4 millimetri. Questo profilo minimale è abbastanza diverso dall’archetipo del tavolo tradizionale, solido e pesante, e questa sua caratteristica lo rende inaspettato. Onemm inoltre è assolutamente stabile, sebbene sia di dimensioni importanti. Grazie alla sua leggerezza, può essere facilmente spostato nella stessa stanza o in un altro ambiente, e assemblato in pochi minuti senza bisogno di attrezzi.


Qual è l’ispirazione alla base della forma minimale di Onemm?

 

 

Sono un architetto e un purista. Mi piace rendere minimal ogni cosa. Sono stato a lungo attratto dalla costruzione della monoscocca (un guscio singolo) che viene utilizzata per creare automobili e aerei, estremamente resistenti ma anche leggeri. Pensiamo ad un aeroplanino di carta piegata o a un origami, sono oggetti misteriosi e incredibili, perché la loro forma è minimalista, ma anche estremamente funzionale. L’idea di Onemm deriva proprio dalla mia fascinazione per questo tipo di de-materializzazione strutturale. La riduzione per me è un riferimento molto importante anche in architettura. Penso, per esempio, alla leggerezza e alla luminosità di molti edifici giapponesi moderni. Ammiro Jean Prouvé, architetto e designer francese del ventesimo secolo, che ha applicato all’arredo domestico un’estetica molto essenziale e materiali non tradizionali, come il metallo. Allo stesso modo amo il lavoro di artisti minimalisti come Donald Judd o James Turrell e, a suo modo, anche il mio tavolo è un’opera d’arte minimale.

© Salva Lopez

Qual è stato il processo di sviluppo della forma ultra-sottile di Onemm?

 

 

Una volta arrivato all’idea della lamiera piegata che mi ha ispirato l’origami, dovevo perfezionare la tecnica della monoscocca. Ho creato diversi prototipi e, all’inizio, rendere il tavolo stabile e identificare i punti critici strutturali è stata una sfida. Ho lavorato con un fabbro e un ingegnere sui dettagli da rifinire con più precisione. Una volta trovata la stabilità strutturale, si è trattato di ridurre la forma il più possibile. Quello che rende il design di questo tavolo unico è che utilizza la minima quantità di metallo necessaria a renderlo stabile, riuscendo a mantenere al tempo stesso una linea nitida e pulita.

© Courtesy of Studio Peter Kunz

In che modo la collezione si armonizza con i diversi ambienti?

 

 

Onemm può essere interpretato come tavolo da ufficio all’interno di spazi creativi come studi di architettura e design o in un ristorante aziendale, ma può stare benissimo anche in una casa privata come tavolo da pranzo o scrivania per l’home office. Con la pandemia, infatti, molte persone hanno iniziato a cercare un tavolo leggero per creare uno spazio per l’home working. La combinazione del piano verniciato bianco con le gambe in legno evoca uno stile molto leggero, nordico o giapponese. La versione nero su nero piacerà ad architetti, designer e creativi, la immagino soprattutto in luoghi con molta luce. La finitura rossa, più colorata, interpreta le ultime tendenze dell’interior design. Può essere difficile, a volte, abbinare a un tavolo in legno un pavimento in legno, le finiture del metallo del tavolo Onemm offrono l’opportunità di combinazioni materiche più eleganti ed espressive all’interno degli spazi. Il metallo non è un materiale tradizionalmente usato per i tavoli da pranzo, ma le proprietà costruttive di Onemm lo rendono ideale per questo tipo di ambiente domestico. Dal momento che è così sottile, può adattarsi per trovare stabilità persino su pavimenti non livellati. Con la sua struttura monoscocca assorbe anche i rumori, il che significa che un bicchiere o un piatto possono essere posizionati silenziosamente sulla sua superficie.

© Salva Lopez

Che ruolo ha giocato la sostenibilità nella progettazione?

 

 

L’ottimizzazione dei materiali e la loro natura riciclabile hanno dato davvero forma al nostro pensiero. Con la costruzione monoscocca siamo stati in grado di creare una forma stabile, riducendo la quantità di materie prime necessarie. Onemm è disponibile anche nella versione con gambe in legno di rovere europeo - proveniente da coltivazioni sostenibili - che possono essere separate dall’acciaio, dunque diventa molto facile riciclare i diversi materiali. Il tavolo è progettato per essere spedito disassemblato e pronto da montare, riducendo così l’impatto ambientale del trasporto. Dal momento che è così leggero, ha una scarsa impronta a livello logistico e contiene il consumo delle risorse.

© Courtesy of Studio Peter Kunz

Come si inserisce Onemm nel linguaggio progettuale di Arper?

 

 

Sono un architetto che vive in Svizzera, qui Arper è molto conosciuta per la seduta Catifa; una collezione dal design molto semplice e tuttavia piuttosto unico. Questo era l’obiettivo che avevo in mente anche per il mio tavolo: raggiungere quella stessa semplicità e leggerezza. Tutte le sedute Arper si sposano perfettamente con Onemm, perché è un tavolo sobrio, con una forma senza tempo. Con Arper condividiamo la visione di un design in cui gli arredi sono equilibrati, senza tempo, leggeri e con il minimo impiego di materiale.

© Courtesy of Studio Peter Kunz

 

 

Peter Kunz lavora in Svizzera come architetto da oltre 30 anni. Il suo lavoro si focalizza sia sul settore residenziale che in ambito contract. Peter ha fondato il suo studio di architettura nel 1991. La decisione di lavorare su progetti architettonici con un piccolo team di 8 architetti è diventata parte integrante della filosofia dello studio e ha caratterizzato la sua struttura fin dall'inizio. Questo approccio ha inoltre caratterizzato tutte le future iniziative di Peter. Nel 2014, ha co-fondato Strut Architekten AG insieme ad altri due partner.