Una galassia di display e telecomandi popolano le nostre case. Dovrebbero semplificarci la vita, ma a volte la complicano. Tuttavia, forse presto dimenticheremo gli improvvisi attacchi di nervosismo: arriva Matter, il protocollo che farà lavorare i dispositivi con un unico sistema. Prodotti che si parlano e soprattutto servizi, tanti, utili, personalizzabili. Lo confermano i dati sulla Smart Home presentati dall’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, che abbiamo commentato con Giulio Salvadori, Direttore degli Osservatori Internet of Things e Connected Car & Mobility del Politecnico di Milano. E il design che ruolo occupa nella casa intelligente? Davide Ceppi, marketing manager di BTicino e Gianni Coppari, National Key Account Manager & Iot e Hue Ambassador, Signify ci raccontano le esperienze di due brand storici della domotica..
La prospettiva dei consumatori”, Presentazione del Report “La Smart Home riprende a correre e apre la porta ai servizi”, Osservatorio Internet of Things, Survey realizzata con Doxa, Febbraio 2022
I Ben oltre i device, ora si acquistano servizi
I dati sulla Smart Home presentati dall’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano confermano il crescente interesse delle persone per servizi digitali che rendono le nostre abitazioni più smart e connesse.
Desideriamo controllare i consumi energetici e gestire la sicurezza della nostra casa con servizi di vigilanza, ma anche avere a portata di click istruzioni di installazione, assistenza e manutenzione. I dati ci dicono che gli acquirenti dei device sono sempre più interessati alla possibilità di gestire da remoto oggetti sempre più smart: il 12% dei consumatori che hanno dispositivi connessi in casa ha già attivato almeno un servizio (+4% rispetto al 2020); in primis la vigilanza privata, ma anche il pronto intervento in caso di guasti e servizi cloud per archiviare video e immagini delle telecamere di sorveglianza.
“Il settore dei servizi è nascente” conferma Giulio Salvadori, Direttore degli Osservatori Internet of Things e Connected Car & Mobility del Politecnico di Milano, “ma l’offerta è ben costruita e pronta a crescere. Si attendono i prossimi anni per capire che evoluzione avranno in termini di costo se i consumatori li apprezzeranno. Ma le premesse sono molto positive e implementare servizi vorrebbe dire vedere crescere tutto il sistema delle smart home, di cui i dispositivi sono solo una parte.”
“L’aspetto che più ci ha sorpresi”, continua Giulio Salvadori, “è l’aumentata propensione delle persone ad avere un sistema domestico connesso, con un gradimento quasi raddoppiato in pochi anni. Questa tendenza fa ben sperare anche per il futuro”.
Il maggiore interesse dei consumatori verso la Smart Home è dimostrato dalle tendenze all’acquisto e utilizzo degli elettrodomestici connessi. La possibilità di gestire i dispositivi – tramite App o Smart Speaker – è tra le caratteristiche sempre più richieste e aumenta al contempo anche l’effettivo utilizzo delle funzionalità smart dopo l’acquisto; pari al 40% di chi acquista grandi elettrodomestici, in crescita rispetto al 35% del 2020.
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Dopo gli elettrodomestici, gli smart speaker sono i prodotti connessi più venduti con una crescita del 25% nel 2021 rispetto al 2020
II La smart home comincia
Dagli elettrodomestici
Alcune categorie di prodotti più di altre guidano l’evoluzione della smart home, in particolare gli elettrodomestici, che ha un mercato di ben 135 milioni di euro (21% del mercato) e un tasso di crescita molto significativo (+35% rispetto al 2020). Nel 2021 si è assistito a un progressivo ampliamento dell’offerta; i principali produttori offrono spesso l’intera gamma “connessa”, con alcune tipologie di piccoli elettrodomestici – come i robot aspirapolvere e i purificatori d’aria – che registrano record di vendite.
Al secondo posto, in termini di valore di mercato, ci sono gli smart speaker, con 130 milioni di euro (+25%). Le soluzioni composte da videocamere, sensori per porte, finestre e serrature connesse hanno confermato una crescita importante, anche grazie alla creazione di servizi offerti ai consumatori insieme ai prodotti, per esempio abbonamenti che consentono di archiviare su cloud immagini e video, fare chiamate automatiche di emergenza o attivare servizi di pronto intervento in caso di allarme. Con il supporto degli incentivi fiscali si fa più digitale anche la gestione del riscaldamento e della climatizzazione (+45% rispetto al 2019): caldaie, termostati e condizionatori connessi sono sempre più apprezzati e ricercati.
“La conoscenza dei consumatori”: il canale di comunicazione più efficace rimane la televisione; Presentazione del Report “La Smart Home riprende a correre e apre la porta ai servizi”, Osservatorio Internet of Things, Survey realizzata con Doxa, Febbraio 2022
III Matter, inizia una nuova era
La conoscenza delle soluzioni e dei dispositivi smart è sempre più diffusa, così come la presenza dei dispositivi connessi nelle case: dalla ricerca del Politecnico di Milano emerge che nel 2021 quasi la metà degli intervistati possedeva almeno un oggetto smart. Consumatori che coincidono principalmente con persone tra i 18 e i 34 anni, ma comprendono anche i cosidetti “Tech Advanced”, dotati di una particolare familiarità con le tecnologie, a prescindere dalla fascia d'eta.
La diffusione di queste tecnologie è agevolata anche dall'introduzione di sistemi di dialogo più universali tra gli oggetti. Nel 2021 sono state definite le specifiche di Matter, un protocollo di comunicazione nato dalla collaborazione tra i giganti del tech, che consentirà agli oggetti di comunicare tra loro anche se la tecnologia che li anima è stata sviluppata da aziende diverse. Questa modalità di dialogo- detta "di interoperabilità" proprio per la sua trasversalità - renderà possibile per i prodotti comunicare tra loro formando un unico sistema. E nell'attesa che Matter sia operativo - si parla delle fine del 2022 - le aziende si concentrano per dare caratteristiche distintive ai loro prodotti e soprattutto scegliere i servizi che li accompagneranno. Uniformità quindi da un lato, ma distintività dall'altro, necessaria per mantenere unicità ed emergere in questo nuovo scenario domestico, vasto e integrato. “Abbiamo intervistato una sessantina di player”, conclude Salvadori, “e sono entusiasti dell'arrivo di Matter; questo significa che ne hanno compreso l’enorme potenzialità. Accanto al tema dell'accessibilità, la ricerca ha portato alla luce l'importanza del ruolo del design nello sviluppo dei dispositivi smart. Vogliamo oggetti in armonia con gli spazi della nostra casa e con le tendenze dell’interior design. Si sta disegnando un nuovo paesaggio domestico, in cui i dispositivi avranno un ruolo centrale, anche visivamente, i produttori sono pronti a tenerne conto.
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I device sono sempre più attenti al design cercando di definire un sistema, non solo tecnologico; un nuovo scenario domestico (Classe 300 EOS 01 BTicino)
IV Il design del paesaggio domestico
“I dati dell’Osservatorio IoT del Politecnico di Milano confermano le tendenze delle case produttrici”, racconta Davide Ceppi, marketing manager di BTicino, “Soprattutto in una logica di integrazione dei sistemi, alla quale stiamo lavorando tutti.” Per esempio, gli assistenti vocali tendono a integrare il video per agevolare modalità di comunicazione più immediate, per esempio integrando comandi rapidi e widget e accogliendo altri servizi come le shop card. Di recente BTicino ha presentato EOS – acronimo che sta per Revolution Of Smart – un videocitofonointegrato con Alexa.”
Il settore che corre più veloce di tutti è quello della termotecnica”, conferma Ceppi: “Vendiamo quasi 100.000 termostati connessi all’anno ed è una linea in continua crescita. Il caro bollette sta accelerando fortemente i sistemi che consentono la regolazione e il costante monitoraggio dei consumi energetici.”
Il design gioca un ruolo centrale in questo processo di integrazione. “BTicino è stata avanguardista nel considerare le placche e le interfacce tecnologiche come elemento di design degli spazi che abitiamo. Ne sono esempi le linee BTicino degli anni del Dopoguerra con comandi a pulsante o levetta, in bakelite, vetro o ceramica o la serie Living degli anni Ottanta, colorata e con texture personalizzabili, già allora con luce di cortesia, sensore gas e fumi, termostato, orologio digitale e stazione barometrica. Una visione innovativa che valse alla serie il Compasso d’Oro nel 1989.”
I due fattori in gioco sono sempre la tecnologia e la sua forma “domestica”. Nel mondo dei dispositivi si confermano le linee minimali e i colori neutri: “L'80% del nostro mix di vendita delle placche”, conferma Ceppi, “è di tre colori, bianco, nero e sabbia. Non sempre si riesce a coniugare la tecnologia più evoluta a linee minimalista ma questo è uno degli obiettivi della ricerca continua che distingue il marchio.”
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Hue HDMI Sync Box legge la cromia delle scene trasmesse in video e riparametrare la pigmentazione dei colori sulle sorgenti luminose creando un’atmosfera immersiva in tutta la stanza
V Entertainment e gaming,
a casa come in un film
“L’integrazione con la smart home è uno dei cardini portanti di Philips Hue; possiamo dire che siamo stati i primi produttori ad essere compatibili con tutti gli assistenti vocali: Siri, Google Home, Amazon Alexa”, racconta Gianni Coppari, National Key Account Manager & Iot e Hue Ambassador, Signify, A fine dell’anno scorso l’azienda ha rilasciato un aggiornamento al nuovo protocollo di connettività Matter che crea una rete dove tutti i dispositivi smart possano comunicare tra loro, indipendentemente dalla marca. Oltre ad aver siglato una partnership con Spotify. “Grazie a questa collaborazione” conferma Coppari, “Le lampadine Hue seguiranno il ritmo delle tracce audio in real play e l’utente avrà la possibilità di scegliere il colore o la scena principale che lo accompagnerà per la durata del brano, con cambi di intensità e velocità a seconda del ritmo.”
Non meno importante il tema dell’entertainment: il sistema illuminotecnico Hue HDMI Sync Box riesce a leggere la cromia delle scene trasmesse in video e riparametrare la pigmentazione dei colori sulle sorgenti luminose creando un’atmosfera immersiva che amplifica l’ambientazione dello schermo a tutta la stanza. La stessa cosa è applicabile anche al gaming dove si entra nel vivo nel gioco circondandosi delle ambientazioni virtuali dei videogame. Conclude Gianni Coppari: “Lo sviluppo tecnologico non può più prescindere dalla ricerca sul risparmio energetico; prodotti LED molto performanti in termini di rapporto lumen-watt sono messi a sistema con opzioni di personalizzazione e dispositivi con sensori in grado di ottimizzare l’utilizzo della luce e, quindi, delle risorse energetiche. Un’altra novità del sistema è anche l’arrivo di scene dinamiche, ovvero scenari di luce e colori in grado di mutare e migliorare anche il benessere della persona che, come sappiamo, passa anche dalla luce.”
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