05 settembre 2017
© Giorgio Possenti
THE BOX, in collaborazione con Arper, presenta Ordine, Disordine e Caos, un progetto curato da Davide Fabio Colaci con Simple Flair, che coinvolge tre giovani designer chiamati a interpretare tre temi - ordine, disordine e caos - attraverso gli oggetti.
THE BOX è un progetto nato dalla partnership tra Spotti, lo studio Colmanni + Minerva e Arper per creare uno spazio di aggregazione e fucina di idee e servizi per la progettazione e realizzazione d’interni nel settore contract. Sito in un palazzo del ‘700 nel centro di Milano lo spazio, arredato principalmente da Arper, si divide in sette locali che non prevedono separazioni tra di essi in modo da promuovere uno scambio continuo di idee. Al suo interno i tavoli Cross by Metrica e Nuur di Simon Pengelly, le sedute Colina, Duna 02, Kinesit e Loop e i tavoli Dizzie e Gher di Lievore Altherr Molina.
© Giorgio Possenti
© Illustrazione Alessandro Maffioletti
Il primo evento, dedicato al tema dell’Ordine, si è svolto il 13 settembre 2017 negli spazi di THE BOX in Piazza Bertarelli, 4 a Milano.
A inaugurare la trilogia per la declinazione del primo tema, Ordine, è stato il progetto del designer francese Philippe Tabet, che da anni vive e lavora in Italia, affiancato dall’incursore Francesco Mandelli e da Giulio Feltrin.
Mettendo a confronto produzione industriale e lavorazione artigianale, il designer ha scelto di raccontare l’ordine attraverso una collezione di maschere realizzate in tre materiali differenti: alluminio, legno e ceramica. Il progetto esprime la capacità dei materiali di essere lavorati secondo regole precise e rituali codificati, mettendo così il ruolo delle persone al centro della narrazione del processo produttivo.
“L’aspetto interessante dell’ordine consiste nella sua ritualità, nella sequenza di gesti che conduce ad un risultato definitivo e replicabile. Le maschere danno un volto alle persone che lavorano per permettere questo processo” — Philippe Tabet
La seconda tappa della trilogia “Ordine, disordine e Caos” si è svolta il 29 novembre 2017 a Milano con la mostra incentrata sul progetto della designer Astrid Luglio, interprete del Disordine.
Prendendo le mosse da una ricerca teorica che connette il mondo del product design al food, la designer ha interpretato il tema del Disordine attraverso un oggetto totemico per la tavola, realizzato con un unico materiale, il vetro, e un numero indefinito di possibili combinazioni tra gli elementi che lo compongono, la cui funzione non è univoca ma lascia spazio all’interpretazione e alla sperimentazione.
“Il disordine è la modifica continua dello stato delle cose. Attraverso la composizione totemica di vetri e contenitori per la tavola gli oggetti compiono un salto di scala e di forma per essere re-inventati in infinite variazioni. Il cibo e la sua materia sono racchiusi, protetti, all’interno di oggetti con una funzione a volte non riconoscibile. Forme libere la cui unione costruisce un oggetto misterico e simbolico che amplifica il valore emotivo dello stare a tavola” — Astrid Luglio
© Claudia Zalla
Il racconto si svilupperà ulteriormente nei prossimi mesi fino a concludersi, a gennaio, con una mostra sul tema Caos, interpretato dal duo creativo Mathery Studio, composto da Erika Zorzi e Matteo Sangalli.
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