Lavorare da casa

08 ottobre 2014

© Marco Covi

I confini tra vita lavorativa e personale sono sempre più fluidi. La nostra routine quotidiana non è più rigidamente divisa tra le otto ore di lavoro e il resto della giornata, che dedichiamo al partner, alla famiglia e a noi stessi. La casa, oltre a essere il luogo in cui viviamo, è diventata anche lo spazio in cui creiamo, collaboriamo o gestiamo la nostra attività. La casa riflette il nostro gusto e il nostro senso estetico.

© Marco Covi

Dalle opere d’arte appese alle pareti, agli scaffali della libreria che riempiono lo studio, fino alla scelta dei più piccoli accessori, è uno spazio che riunisce le nostre passioni, il nostro lavoro e la nostra vita in un tutt’uno coeso.

© Marco Covi

Qui riceviamo i clienti e organizziamo feste. Rispondiamo alle email e partecipiamo a videoconferenze. Invitiamo anche artisti e colleghi a presentarci i loro lavori, perché incontrarsi in uno spazio familiare e raccolto rende possibile un confronto fluido e aperto.

© Marco Covi

La casa esprime i nostri gusti personali e fa da eco al nostro io professionale: riflette una vita non più divisa tra famiglia e lavoro, restituendo piuttosto l’immagine di una persona nella sua completezza.

© Marco Covi

“Lavorare da casa mi dà la possibilità di vivere appieno la mia vita. Mantengo i miei spazi, ma al tempo stesso posso dedicarmi al lavoro con una tranquillità per me fondamentale per svolgere la mia attività”.

Elana, Curatrice

Brief N°4 Vol. I — Life/Work

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