Biofilia e wellbeing nel futuro degli uffici

22 February 2023
Biophilia and wellbeing in the future of offices

Qual è la relazione tra luogo di lavoro e benessere lavorativo? Quanto l'ambiente di lavoro incide sulla volontà delle persone di stare in ufficio ed essere parte dell'organizzazione aziendale? E quanto un interior design biofilico influenza la psiche e la salute dei lavoratori? Per conto dello sviluppatore immobiliare Europa Risorse SGR, la società di ricerche di mercato e consulenze Nomisma ha condotto una survey su 500 dipendenti di grandi aziende nell'area di Milano, fornendo indicazioni numeriche sulle esigenze dei lavoratori rispetto agli ambienti di lavoro e gli effetti dell'ufficio biofilico. A partire da un'architettura più green e attenta all'ambiente e un layout degli uffici in stretta relazione con il verde, Europa Risorse affida a Kengo Kuma and Associates la progettazione di Welcome, un nuovo complesso a Crescenzago (Milano), che vuole segnare un nuovo punto di riferimento per gli l’architettura degli uffici biofilici del futuro.

© Kengo Kuma and Associates© Kengo Kuma and Associates
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L'osservatorio Nomisma sui nuovi luoghi di lavoro

In Italia sono state circa un milione le dimissioni volontarie tra il 2020 e il 2022. Un numero tanto consistente che rende le questioni delle modalità lavorative e della qualità del luogo lavorativo non più procrastinabili. Da un recente studio del Nomisma (“Osservatorio sui nuovi luoghi di lavoro. L’ascolto delle aziende e dei lavoratori”, Ottobre 2022), condotto su 500 lavoratori nel territorio di Milano e 10 grandi imprese italiane, è emerso che i criteri ESG (Environmental, Social e Governance) sono quanto mai centrali sia per comprendere i possibili sviluppi del mercato del lavoro, sia gli investimenti in favore delle risorse umane. Energia e mobilità pulita e più attenzione al generale benessere e al work-life balance sono fattori imprescindibili nella progettazione del posto di lavoro. Secondo la ricerca, la facilità con cui ci si reca al posto di lavoro influisce per il 54%, mentre la sede fisica incide per il 43% sulla predisposizione del lavoratore al recarsi in ufficio. Il luogo di lavoro, dunque, ricopre un ruolo fondamentale sia in termini di layout – inteso come nuove soluzioni di interior design, con aree che favoriscano la flessibilità nella gestione del lavoro e la condivisione, e che abbattano “i silos” – sia nel trasmettere i valori del brand e alimentarne il senso di appartenenza. Sul tema del layout, la ricerca ha approfondito la conoscenza degli aspetti di biofilia sugli intervistati, concetto oggi ancora associato al generale benessere e alla connessione con la natura (per il 43%), ma non riferito agli elementi che possono contraddistinguere gli ambienti di lavoro. Tuttavia, la stessa ricerca mette in correlazione il layout degli spazi con la performance e la salute dei lavoratori, sottolineando che intervenire sugli ambienti in termini di qualità dell'aria, benessere acustico e comfort sia una leva importante, perfino per limitare il turn over dei dipendenti.

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L’ufficio biofilico che sta sorgendo a Milano

“Siamo partiti dalla volontà di fare l’ufficio più verde e sostenibile di Milano, vicino al grande polmone del Parco Lambro”, afferma Antonio Napoleone, Amministratore Delegato Europa Risorse. “Rendendoci conto di quanto sia importante pensare alle persone che ci lavoreranno e al loro benessere psico-fisico, abbiamo creato un ambiente di lavoro più sano, luminoso, dinamico, sociale e immerso nella natura. Nell’ambiente biofilico le persone sono più contente di venire in ufficio, si ammalano meno e sono più creative e produttive. Questo si trasforma in un significativo risparmio sui costi di produzione per l’azienda: un 'win-win-win' tra persone, aziende e pianeta!”. Questa la premessa al nuovo progetto Milano Welcome, un'area per uffici e non solo, sviluppata da Europa Risorse e progettata da Kengo Kuma Associates, che sorgerà nell’ex area Rizzoli a Crescenzago (Milano). Alla base del progetto, l’intento di riqualificare l’intera zona con uffici, auditorium, spazi di co-working, ma anche ristoranti, negozi, un supermercato, un’area wellness e luoghi per eventi temporanei che siano d'aggregazione per il Municipio 3 di Milano. Dentro e fuori, pubblico e privato, lavoro e tempo libero si fondono, collegati da spazi verdi: la piazza centrale di oltre 600mq e ricca di vegetazione che collega l'edificio con la strada; le corti open air; le terrazze ai vari livelli, concepite come estensioni degli spazi interni, che ospiteranno orti, giardini fioriti e camminamenti; le serre che si declineranno come luoghi di lavoro, ma anche di intrattenimento e svago. L'edificio non sarà una barriera, ma un luogo accessibile e permeabile in ogni direzione.

© FUD© FUD
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Il progetto Welcome secondo Kengo Kuma

“Sino a oggi, la direzione intrapresa dall’architettura è stata quella di rescindere il rapporto tra uomo e natura. In futuro, il ruolo delle costruzioni sarà quello di connettere i due mondi, esattamente come avviene in Welcome, dove l’architettura propone modi di lavorare e stili di vita nuovi”, sostiene Kengo Kuma. Il progetto ha un target di certificazione Well Platinum e di efficienza energetica Leed Platinum. Punta ad azzerare le emissioni Co2 attraverso l'uso di energie rinnovabili e fotovoltaiche, il controllo dei consumi, il recupero dell’acqua, il verde e le specie endemiche come parte integrante del progetto architettonico. Gli oltre 50mila metri quadri di GLA (gross leasable area) sono strutturati in sei corpi stratificati e ruotati, che digradano come anfiteatri naturali verso il Parco Lambro. Soli tre materiali da costruzione: calcestruzzo per le fondamenta e l’interrato, acciaio e legno per il resto del fabbricato. Gli uffici sono progettati sull'idea del dinamismo e della luce naturale, in una continua visione reciproca degli spazi, intervallati dal verde. Terrazze e piante sono ovunque, così come l'accesso agli spazi esterni, per sentirsi liberi di vivere l'outdoor nelle diverse ore della giornata e nelle stagioni. Gli ambienti sono accessibili da direzioni molteplici in un ambiente aperto e dinamico. “Siamo passati dalla tipologia tradizionale dell'ufficio chiuso, basato sulla produttività, a un luogo progettato sul senso del movimento e dell'ambiente naturale, che incorpora aria e luce in una scala simultanea dell'interno e dell'esterno”, precisa Yuki Ikeguchi, partner di Kengo Kuma and Associates e designer di Welcome.

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Il botanico Stefano Mancuso e il prototipo che purifica l'aria

Welcome è anche il primo edificio al mondo che utilizzerà in larga scala la “Fabbrica dell’Aria” un brevetto, sviluppato da Pnat, capace di depurare l'aria interna degli edifici attraverso l'utilizzo di piante. “Poiché la nostra vita avviene per l'80% del tempo al chiuso”, precisa il botanico Stefano Mancuso, presidente Pnat e consulente del verde a Welcome, “la qualità dell'aria deve essere al centro della progettazione. Purtroppo l'aria interna è tre volte peggiore dell'esterna. Per purificarla sono necessari o filtri meccanici, ma sono costosi ed energivori, o un dispositivo come la Fabbrica dell'Aria, capace di depurare non meno del 90% dei composti VOC presenti nell'ambiente, assorbiti o degradati dalle piante”. È una tecnologia, “nature based solution”, con delle serre vetrate e sensori che attivano un sistema di ventilazione forzata per fitodepurare l'aria attraverso le radici e le foglie di piante selezionate. I sensori danno conto anche della quantità di inquinanti rimossi. “La natura ha un effetto straordinario sulla psiche e la salute”, continua Mancuso”, “la misurazione della resistenza epidermica ci dice che quando entriamo in una zona naturale o portiamo il verde negli ambienti, diminuiscono nella misura di pochi secondi lo stress e il battito cardiaco. Il nostro corpo non è un fenomeno culturale, ma segue i processi evolutivi legati ai cicli della natura”.